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Scavo Montecopiolo - romana

Popolamento in età romana

In età romana, il territorio di Monte Copiolo doveva essere compreso per una prima parte in quello di pertinenza del vicino municipium di Pitiunum Pisaurense e per una seconda in quello di Ariminum.

Modeste testimonianze di stanziamento (età Repubblicana ed Imperiale) affiorano in tutto il territorio comunale. Le sporadiche attestazioni di piccoli edifici ad uso agricolo (fattorie/tuguria) provengono dalle frazioni di Campo d’Arco, Cornieto e Pugliano Vecchio allineandosi lungo un’antica via di comunicazione (nel XVI sec. chiamata Via Vetere) che collegava le valli dei fiumi Foglia e Conca a quella del Marecchia e in epoca tardoantica il municipium di Urvinum Mataurense al castrum di Mons Fereter. Presso l’abitato di Pugliano è stato rinvenuto un cippo di epoca romana di forma quadrangolare, ornato di fregi piuttosto semplici (oggi collocato sotto la mensa d’altare della pieve di San Pietro in Messa, Pennabilli -RN-).

I rinvenimenti di materiale ceramico (tra cui ceramica a vernice nera, a pareti sottili e sigillata italica) associati a materiale fittile tra cui tegoloni si fanno cospicui ed interessanti sulla sommità del rilievo di Monte Copiolo. Tra gli strati d’uso residuali rinvenuti sono presenti anche alcuni frammenti di macine rotatorie in pietra vulcanica. Maggiore è la percentuale di ceramiche depurate e rivestite (come quelle a vernice nera e sigillate) riscontrata sul rilievo, rispetto al sottostante terrazzamento. La curva cronologica dei rinvenimenti è ampia, correndo dal II sec. a.C. sino al IV d.C.

Presso la rupe sono emerse scarse attestazioni di cultura materiale che seguono l’epoca classica e precedono il basso Medioevo. Per quanto riguarda i materiali provenienti dagli strati residuali (ma anche da quelli di humus e dai versanti) posteriori al V secolo d.C. e precedenti il Periodo I del castrum (X secolo), si tratta interamente di ceramica acroma grezza da fuoco (perlopiù paioli ed olle, datazione VIII-IX secolo); risultano del tutto assenti (ad oggi) la ceramica depurata e forme più complesse. Le modificazioni qui operate nel corso del X secolo con l’apertura delle cave per l’edificazione del castello di Monte Copiolo non ci permettono con certezza di comprendere l'entità delle strutture precedenti a questo secolo.